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Commenti al testo di Anna Giordano
La differenza tra l’antica Grecia e l’Italia odierna

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 Anna Giordano - 14/12/2017 09:30:00 [ leggi altri commenti di Anna Giordano » ]

Buongiorno signor Ricotta,
La ringrazio per la dotta precisazione. Comunque sappiamo bene, e la storia c’è lo insegna, che ciò che è scritto resta, indipendentemente, dalle azioni che, in questo caso, ne sono seguite.
Ho scelto questo testo come se fosse l’atto costitutivo dell’allora periodo, così come avrei potuto prendere la nostra bellissima costituzione e compararla ai fatti che si sono succeduti lungo il nostro periodo repubblicano per farne un confronto tra ciò che è stato scritto e quel che è stato fatto.
Anche se Pericle non fece quel che disse, non cambia la differenza che ho voluto, con ironia, sottolineare dicendo che malgrado da sempre si cerca di seminare buoni principi di vita, non è servito a nulla.
La mentalità è sempre la stessa.

Con la sua precisazione avvalora quanto ho sottolineato e la ringrazio.
Di sani principi scritti o enunciati riportati dalla storia, ne troviamo in grande quantità, come pure di esempi di storia più recente e meno esemplari, ad esempio, giusto per citarne uno, quello riferito a Tommaso Aniello, detto Masaniello, che combatté in prima fila per il popolo napoletano e poi dallo stesso fu ucciso, perché salito al potere fece il contrario di quel che aveva promesso.

Ancora una volta, il risultato, purtroppo, non cambia, perché i buoni discorsi sono serviti e servono ad aprire la strada al potere, illudendo chi in essi confida,
ritrovandosi a dover fare i conti sempre con gli stessi problemi. Anche se Pericle avesse applicato quanto nel suo discorso enunciò, non avrebbe comunque cambiato il risultato poiché dopo di lui altri hanno seguito il suo stesso percorso,indipendentemente dalle sue azioni, basandosi sull’inganno pur di giungere al potere e penso che se pure ci fosse una persona di sani principi che vorrebbe cambiare in meglio, sarebbe silurata da chi è già al potere oppure contaminata dallo stesso.
Per cui prima delle elezioni si dicono e si promettono tante cose... Lascio a ognuno trarne la conclusione.

 Angelo Ricotta - 13/12/2017 19:37:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Pericle non era per niente quella perla di democratico che lei erroneamente immagina, ma come tutti i politici un gran bugiardo. Non fece nulla di ciò che è scritto nel discorso che Tucidide gli attribuisce, anzi il contrario. In particolare, proprio nel 461 a.C, eliminò il suo principale oppositore, Cimone, usando l’arma dell’ostracismo ovvero accusandolo falsamente di aver tradito la città agendo come alleato di Sparta, per poi, una volta preso il potere, richiamarlo quando gli serviva per affidargli una delicata missione diplomatica proprio con Sparta! Nel 451 a.C. promulgò una legge che riconosceva cittadini ateniesi solo coloro che avevano entrambi i genitori ateniesi! Altro che accoglienza dello straniero. Pericle guidò diverse spedizioni militari contro "gli stranieri" spartani e persiani. Durante la seconda guerra sacra guidò l’esercito ateniese contro Delfi e reintegrò i suoi diritti di sovranità sulla Focide. Nel 447 a.C. condusse la spedizione per espellere i "barbari" dalla città tracia di Gallipoli. Insomma Pericle era un demagogo il cui unico interesse era il potere, come tutti i demagoghi della storia, e alla fine fece molto più male ad Atene che bene.